HAMLET PRIVATE
Fra i personaggi di Shakespeare, Amleto è quello che meglio esprime il dubbio e l’incertezza che sono parte della nostra esistenza. Sospeso tra pensiero e azione, come un antieroe contemporaneo riflette sulle situazioni, formula domande, si sofferma sugli eventi e ritorna sui propri passi. Come tutti noi, Amleto è un uomo in ricerca (una ricerca vana e tormentata) e, se ci pensiamo, le sue domande sono un po’ anche le nostre.
Partendo da queste suggestioni ScarlattineTeatro e Gnab Collective hanno ideato Hamlet private, un interessante spettacolo pensato per uno spettatore alla volta.
Prodotto da Campsirago Residenza, Hamlet private è in
scena dal 2014 e, da qualche mese, viene proposto anche
nella nuova formula “a distanza”.
In un’atmosfera raccolta (seduti al tavolo di un bar, nella tranquillità di un’abitazione, all’aria aperta, nel foyer di un
teatro, nell’angolo di una libreria ... ) un’attrice, nelle vesti di
una cartomante, guida lo spettatore alla scoperta di Amleto.
Bastano pochi elementi per creare un’esperienza davvero
intima e coinvolgente: un bicchiere di vino, un mazzo di carte
(i tarocchi Talmeh - anagramma di Hamlet - che raffigurano
personaggi e situazioni della tragedia shakespeariana) e
soprattutto la disponibilità dello spettatore nel ripensare al
proprio vissuto e chiedere qualcosa alle carte.
Ma attenzione, nessuno farà previsioni sul futuro: è l’unica regola del gioco. In Hamlet private i tarocchi sono solo uno spunto per riconsiderare sotto una nuova luce il proprio passato e il proprio presente, per immaginare scenari futuri, per intravedere nuove possibilità di scelta.
Nel dialogo con l’attrice i vissuti dello spettatore si intrecciano con le vicende di Amleto e il gioco delle carte si trasforma in una particolare occasione di confronto. Fino a scoprire - carta dopo carta - la storia di Amleto. Quella di un personalissimo Amleto.
Mirko Sala
immagini pubblicate previa gentile autorizzazione di Campsirago Residenza
HAMLET PRIVATE
di ScarlattineTeatro, Gnab Collective
produzione: Campsirago Residenza
performer: Anna Fascendini, Giulietta Debernardi
script e direzione: Martina Marti,
consulenza artistica: Michele Losi,
visual design e fotografia: Erno Raitanen
con il sostegno di Kone Foundation, Arts Council of Finland, Swedish Cultural Foundation in
Finland, Performance Center Eskus, City of Helsinki Cultural Office
durata: 40 minuti circa
informazioni: campsiragoresidenza.it