Un viaggio veloce e fluido attraverso l’hub vaccinale Covid-19 di FieraMilano.


L’esperienza positiva di una persona per cambiare l’opinione negativa di molte.

di Silvia F.

Avevamo appuntamento lunedì 26 aprile nell’hub vaccinale in Fiera a Milano per la vaccinazione per il Covid-19 di mia suocera sessantacinquenne fragile. 
Non ero tranquilla, mi preoccupava la possibile disorganizzazione, temevo avremmo dovuto affrontare lunghe code, percorrere chilometri all’interno di una struttura così grande, potenziali assembramenti da evitare e disordine tipicamente italiano a cui avremmo dovuto far fronte per accedere alla fatidica vaccinazione.

E invece niente di tutto ciò. Solo spazi ben organizzati, abbondanza di personale e grande cortesia da parte di tutti gli addetti ai lavori.
Siamo arrivati davanti al Gate 6 e due persone gentilissime della Protezione Civile ci hanno dato subito una sedia a rotelle per agevolare mia suocera nel percorso. Un'altra ci ha aiutato nell’identificazione del pulsante corretto per l’accettazione. Qui hanno verificato la documentazione richiesta e ci hanno indicato cosa fare e dove andare. 

C’era molta gente: tutti rispettavano il corretto distanziamento e nessuno era senza mascherina. Nessun assembramento. Una serie di persone ha semplificato il nostro percorso nei meandri di questo enorme spazio per arrivare dal Medico e ottenere l’autorizzazione a proseguire con il vaccino. 
Nessuna attesa per la visita. Il Dottore, dopo aver valutato la condizione di salute di mia suocera, ha dato l’ok a procedere. A questo punto ci hanno accompagnato in una sala più piccola in cui c’erano poche sedie (sempre distanziate): l’ultimo arrivato occupava l’ultimo posto e man mano che si veniva chiamati, si avanzava verso la sedia più vicina al locale vaccini. 
In men che non si dica eravamo a fare il vaccino: niente era deputato al caso, anche l’identificazione del braccio in cui veniva inoculata la sostanza era tracciato nel computer dell’addetto all’iniezione. 
Abbiamo sostato infine in una grande hall per i 15 minuti di monitoraggio di eventuali effetti avversi. Anche qui erano state allestite le postazioni con il giusto distanziamento e il personale sanitario girava per accertarsi che tutti stessero bene. Nel frattempo avevamo già ricevuto l’SMS con l’appuntamento per la seconda dose. Tra 21 giorni esatti!

Un’organizzazione ineccepibile. Nessuna inefficienza, tanta cortesia e disponibilità da parte di tutte le persone che abbiamo incontrato. 

Regione Lombardia, avanti tutta!! 

immagine: pixabay